È notizia ormai nota che nel 2024 - ma in realtà già a partire dal 2023 - Amazon abbia deciso di chiudere diversi account Vendor, interrompendo la collaborazione con aziende attive sul marketplace anche da diversi anni.
Per alcuni la notizia è stata accolta con amaro stupore, mentre per altri il rapporto con Amazon non è mai stato idilliaco.
Infine, c'è un numero sempre crescente di aziende per cui questa novità ha rappresentato una svolta estremamente positiva, essendo riuscite a trasformarla in un'opportunità. Come? Lo spieghiamo in questo articolo!
INDICE
Quali sono le differenze tra un account Amazon Vendor e Seller?
Innanzitutto, cerchiamo di capire quali siano le principali caratteristiche delle due tipologie di account. Pur trattandosi dello stesso marketplace e presentando diverse similitudini, Vendor e Seller differiscono per diversi aspetti:
Modello di business: I Seller vendono direttamente ai consumatori, con una commissione sul venduto (solitamente del 15,45%) che trattiene il marketplace, mentre i Vendor vendono i propri prodotti ad Amazon come dei fornitori nel senso più tradizionale del termine;
Catalogo: I Seller possono mettere in commercio tutti gli articoli che desiderano, mentre i Vendor tendenzialmente devono attendere un acquisto da parte di Amazon o provare a iscriversi a programmi come il Born to Run;
Logistica: I Seller possono scegliere di gestire le spedizioni autonomamente o tramite la logistica di Amazon (programma FBA), mentre i Vendor affidano tutto il processo ad Amazon;
Iscrizione: Qualsiasi azienda può iscriversi al programma Seller (meglio se con un'agenzia gold partner), mentre il programma Vendor funziona soltanto su invito da parte del marketplace;
Pricing: I Seller impostano i prezzi dei propri articoli, che possono essere modificati in qualsiasi momento. I Vendor, invece, pattuiscono un prezzo di vendita ad Amazon, che potrà poi a propria discrezione il prezzo a cui rivendere al consumatore finale.
Come anticipato, le tue tipologie di account prevedono anche diverse similitudini, tra cui:
Gestione contenuti: Anche se i prodotti sono formalmente venduti da Amazon, sarà comunque compito del fornitore lavorare sulla SEO, sulle grafiche e su tutti gli altri tipi di contenuto delle proprie pagine prodotto per cercare di incrementare traffico e vendite;
Pubblicità e promozioni: La console pubblicitaria è praticamente identica per Seller e Vendor, così come gli strumenti promozionali. Fino a pochi anni fa non era così, dato che molte funzionalità erano disponibili soltanto su Vendorcentral;
Logistica: L'abbiamo annoverata anche tra le differenze, in quanto ai Seller è riservata la possibilità di scegliere se spedire in autonomia. Tuttavia, la maggior parte dei Seller sceglie di affidarsi al programma FBA, che ha molti processi in comune con la logistica di Vendor.
Come funziona e quali sono i vantaggi di Amazon Vendor?
Finora abbiamo confrontato le due piattaforme per la vendita su Amazon, analizzando le principali differenze. Ma, più nel dettaglio: come funziona Amazon Vendor e quali sono i suoi principali punti di forza? E quando conviene essere Vendor piuttosto che Seller?
Il programma Vendor è rivolto alle aziende più strutturate e ai brand più riconosciuti e, pertanto, risponde principalmente alle loro esigenze.
Come anticipato, i Vendor sono a tutti gli effetti dei fornitori di Amazon. Dopo aver accettato l'invito da parte di quest'ultimo, il fornitore dovrà negoziare un contratto di fornitura.
Tra i termini solitamente negoziabili troviamo (elenco non esaustivo):
I costi di spedizione dal fornitore ad Amazon;
I costi di marketing per la promozione dei prodotti (che sarebbero in aggiunta a quelli della console di Amazon Ads);
La gestione dei resi dei clienti e degli articoli danneggiati;
La gestione dei resi sulla merce invenduta;
La possibilità di inviare la merce a un numero minore di centri logistici;
L'importo minimo dell'ordine di acquisto.
Basandosi sulla domanda di mercato, il marketplace invia periodicamente degli ordini di acquisto al fornitore, che può decidere se accettarli o rifiutarli (completamente o parzialmente).
In base ai termini citati qui sopra, poi, Amazon tratterrà una percentuale su ogni ordine effettuato.
La percentuale può essere negoziata; maggiori saranno le tutele che il Vendor vorrà riservarsi, più alta sarà la percentuale.
Il contratto andrà poi rinegoziato di anno in anno, anche se alcune clausole possono essere concordate e inserite anche ad accordo avviato.
Questa soluzione risulta spesso preferibile da parte delle aziende più strutturate, che vedono in Vendor una gestione più snella del rapporto con il marketplace. Negoziati i termini, dovranno gestire soltanto ordini di medio-grandi dimensioni, senza curarsi di come Amazon gestirà tutti gli altri aspetti della vendita.
Inoltre, agli occhi del cliente, un prodotto che viene venduto e gestito da Amazon - questa è la dicitura che appare per tutti i prodotti gestiti con Vendor - è sinonimo di maggiore sicurezza e celerità nelle spedizioni.
Amazon tende poi a dare maggiore visibilità ai prodotti che vende e spedisce direttamente rispetto a quelli gestiti da venditori di terze parti.
In ultimo, ma non per importanza, ai fornitori viene assegnato un Vendor Manager, che funge da intermediario tra le due parti. Il suo ruolo principale è quello di favorire la negoziazione, nonché di dare un supporto aggiuntivo per risolvere le diverse problematiche della piattaforma.
Come anticipato, il modello Vendor risponde, almeno sulla carta, alle esigenze delle grandi aziende.
Quali sono i punti di forza della vendita su Sellercentral?
Sellercentral segue delle logiche diverse rispetto a Vendor.
Non esistono ordini di acquisto né contratti da negoziare; Amazon fa soltanto da vetrina per i prodotti del Seller con un modello di business riconducibile in un certo senso a quello del conto vendita.
Per ogni prodotto venduto, il marketplace tratterrà una commissione sul venduto e il venditore dovrà spedire i propri articoli, con logistica propria o con quella di Amazon.
La struttura di costo è abbastanza semplice. Dal prezzo finale al pubblico andranno sottratti:
IVA
Commissione Amazon, per molte categorie pari al 15,45%
Costo di spedizione, che dipende dal peso e dal volume del prodotto in caso si scelga la logistica di Amazon
Costo di acquisto o produzione del prodotto.
Ma se i Seller devono gestire le spedizioni in autonomia, come possono esserci dei vantaggi?
In realtà i vantaggi di Sellercentral rispetto al metodo Vendor sono molteplici, ed è proprio per tali motivi che sempre più aziende - anche di grandi dimensioni - stanno preferendo l'apertura di un canale Seller a discapito di Vendor. Tra i principali, alcuni già accenati, rientrano:
Possibilità di impostare liberamente il prezzo al pubblico, modificandolo a proprio piacimento. Per molti Vendor, specialmente quelli che vendono ai distributori e/o nei negozi fisici, questo rappresenta un vero e proprio ostacolo che costringe molte aziende a chiudere il proprio rapporto con Amazon;
Non esistono resi sull'invenduto. Quasi ogni Vendor sa che questa è una delle clausole negoziabili, ma a fronte di un incremento ulteriore della percentuale trattenuta da Amazon sugli ordini effettuati;
È possibile mettere in vendita tutti i prodotti del proprio catalogo senza attendere un acquisto di Amazon;
È possibile pubblicare i prodotti fin da subito in tutte le nazioni in cui è presente Amazon;
La contabilità e i pagamenti sono chiari, frase che non sempre si può affermare per Vendor, dove è spesso necessario fare verifiche e approfondimenti per capire la natura di alcuni addebiti o accrediti e reperire la relativa documentazione;
I costi di vendita restano fissi, senza incrementare di anno in anno come avviene in molti dei casi in cui si ri-negozia un contratto con Vendor.
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Questi e altri motivi stanno spingendo molte aziende ad abbandonare il canale Vendor per dedicarsi alla piattaforma Vendor. Come? Ne parlaimo nel prossimo paragrafo.
Come gestire il passaggio da Vendor a Seller?
I motivi per cui le aziende effettuano il passaggio a Sellercentral sono principalmente 3:
Le aziende non riescono a ottenere nessun profitto dal modello Vendor e decidono di migrare a Seller;
Vendor ha interrotto il contratto con l'azienda;
L'azienda sta iniziando ora a vendere su Amazon.
Il passaggio non è particolarmente complesso, anche se occorre prima comprendere bene i meccanismi della piattaforma Seller per impostare al meglio la strategia.
Infatti, per iniziare a vendere su Amazon Sellercentral basterà aprire un account, gestire il proprio marchio su Brand Registry per poi iniziare subito a caricare i prodotti in catalogo e iniziare a gestire le prime spedizioni.
Per gestire il processo nel modo più efficiente ed efficace, resta consigliabile rivolgersi a un'agenzia o a un consulente specializzato.
Inoltre, rivolgendosi a un'agenzia Gold partner di Amazon (come Amastar) e aprendo il canale Seller insieme a essa, è possibile rientrare in un programma gratuito di Amazon che permette di avere un assistenza dedicata in caso di problematiche con la piattaforma (purtroppo, sono molte), la possibilità di rientrare tra i top deals durante eventi come Prime Day o Black Friday e altri servizi dedicati ai nuovi Seller.
Per quanto riguarda i propri articoli in vendita non cambierà di fatto nulla:
Le recensioni resteranno invariate;
Il posizionamento resterà il medesimo;
Il logo Prime verrà mantenuto, a patto che si utilizzi la logistica di Amazon.
Conclusioni
Per quanto il modello Vendor possa sembrare sulla carta più attraente per le aziende, specialmente quelle più strutturate, negli ultimi mesi sono sempre di più i brand che stanno abbandonando il canale in favore della piattaforma Sellercentral.
Gestire la transizione è molto più semplice di quello che si possa credere e Amazon stessa sta offrendo del supporto gratuito ai nuovi utenti di Sellercentral attraverso le sue migliori agenzie partner.
Per rientrare nel programma o per altre informazioni, contattaci senza impegno!
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